L'ANELLO FORTE DI
USSEGLIO |
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LAnello forte di Usseglio torna a
riunirsi sabato 6 dicembre 2014, alle ore 16:30, come di
consueto nella Sala delle Iris gentilmente concessa dallAlbergo
Rocciamelone di Usseglio. Tema della riunione sarà
questa volta Santa Barbara, la cui celebrazione ufficiale
secondo il martirologio cade il 4 dicembre. Santa Barbara non ha goduto negli ultimi tempi di molta considerazione nelle valli di Lanzo, dove neanche lo storico dellarte Gian Giorgio Massara, interpellato in quanto esperto riconosciuto delle testimonianze artistiche delle valli, è riuscito a trovare documentazione su dipinti o sculture dedicati a questo personaggio. Non era così nel passato più o meno lontano, quando a Usseglio, Lemie, Viù, Balme, Ala, Cantoira, Traves, Groscavallo e in altre località fervevano le attività minerarie che per secoli hanno contribuito alleconomia locale e regionale. Infatti, Santa Barbara, vergine martire di età tardoromana, è divenuta a partire dal XV secolo protettrice dei minatori e di tutti coloro che affrontano il pericolo della morte istantanea dovuto alluso della polvere da sparo. Ciò dipende probabilmente dalla sempre più ampia diffusione della polvere nera non solo in ambiente militare (la santa è protettrice degli artiglieri e santa barbara è detto il deposito di esplosivi e munizioni, in particolare sulle navi), ma anche in quelli civili. Ed ecco che Usseglio entra prepotentemente in scena per le sue miniere sotterranee del XVIII-XIX secolo e per gli ingenti lavori di scavo della roccia richiesti dalla costruzione delle dighe dellENEL nel XX secolo. I ricordi della popolazione sembrano, a una prima indagine, abbastanza tenui e sfumati: si ha memoria che la santa era festeggiata e che i priori erano delle frazioni Villaretto e Pianetto, mentre la stessa ENEL considerava il 4 dicembre un giorno festivo. Andando più indietro nel tempo, una mappa settecentesca registra nel vallone del Masòc una miniera di Santa Barbara sfruttata dai Conti Rebuffo di Traves. Scopo della riunione è quindi quello di fare riaffiorare dalla memoria individuale e collettiva il maggior numero di testimonianze su di un aspetto della cultura tradizionale che rischia di andare completamente perduto. Il programma prevede diversi interventi.
Dopo lintroduzione di Luisa Cibrario, Vincenzo
Nanni dell'Associazione «Figli della Miniera» di
Pestarena parlerà del significato della festa di Santa
Barbara per chi lavora in miniera, Claudia Giacomelli
presenterà i dati da lei raccolti sugli ultimi minatori
della Corna di Usseglio, Anna Gattiglia dellUniversità
di Torino illustrerà la figura di Santa Barbara nella
storia e nellarte, Maurizio Rossi di Antropologia
Alpina proietterà le foto della visita alle miniere
ussegliesi compiuta nel 2013, in collaborazione con il
Soccorso Alpino, in occasione del convegno dellAssociazione
Italiana di Metallurgia, il vigile del fuoco ausiliario
Mario Righi parlerà di Santa Barbara in relazione al suo
corpo di appartenenza. Gli interventi saranno illustrati
da immagini di ieri e di oggi e la riunione terminerà
con la proiezione di un inedito filmato con l'intervista
di Claudia Chiappino, consigliere dell'Associazione
Nazionale Ingegneri Minerari, ad Antonio Perino, figlio
di uno degli ultimi minatori della Corna. |
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