SONDAGGI GEOARCHEOLOGICI A ROCCHO VÉLHO, PRAMOLLO (TORINO). NUOVI APPROFONDIMENTI ANALITICI

A Pramollo, in val Risagliardo (Torino), sono stati effettuati sondaggi geo-archeologici ai piedi del grande masso a coppelle da tempo noto in bibliografia come Roccho Vélho (1479 m).
Tali sondaggi hanno messo in luce una sequenza stratigrafica che copre l’Olocene medio e recente ed č rappresentiva di fenomeni sedimentari non strettamente locali.
Sono venute in luce alcune strutture direttamente addossate a Roccho Vélho: due focolari sovrapposti (F1 e F3), ma appartenenti a epoche notevolmente differenti in quanto separati da uno spesso strato di colluvium (CGc); un conoide di pietrame artificiale (F2) interpretabile come discarica o spietramento del pascolo; un ammasso di pietrame appiattito (F4), associato a lenti di terra cruda pressata, la cui interpretazione č incerta (ruderi di costruzione o piano di calpestio?).
I materiali mobili recuperati indicano nel complesso una ripetuta, benché discontinua, frequentazione umana di Roccho Vélho nel corso dei millenni. Il loro significato storico č purtroppo diminuito dalla bassa risoluzione stratigrafica del sito, che, in entrambi i suoi strati antropici fondamentali (H e CGc), presenta reperti preistorici o protostorici (due selci forse calcolitiche, una perlina, percussori e nuclei in quarzite, un nucleo in cristallo di rocca, un frammento ceramico) interstratificati con reperti recenti (ceramiche, vetri, metalli) e ad altri di difficile datazione (dischi in gneiss, quarziti, manuports come lastrine in gneiss cloritico minuto).
Particolarmente difficile da determinare si č rivelata la perlina: solo dopo numerosi tentativi di analisi č stato possibile appurare che č stata realizzata con argilla sottoposta a cottura e successivamente rivestita da una pellicola esterna, continua, di materiale carbonioso, apparentemente identificabile con nero fumo, materiale sovente usato come pigmento.

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H = suolo vegetale attuale e subattuale a carboni diffusi, con scheletro di clasti prevalentemente lastroidi da centimetrici a ultradecimetrici; CGc = colluvium marrone-giallastro a carboni sporadici, con matrice limoso-argillosa eluviata e scheletro di clasti prevalentemente lastroidi da centimetrici a ultradecimetrici, piů ghiaioso sotto parete; A = strato costipato giallo-arancio, con matrice argillosa e scheletro meno abbondante; F1 = focolare della fine del XVIII secolo; F3 = focolare di etŕ da determinare; M21-M27 = massi e lastre utilizzati nella definizione della stratigrafia; RV = Roccho Vélho.